Furto dati HO MOBILE. Quale tutela?

gen 05, 2021

Come tutelarsi dall'ultima truffa e dalla presunta vendita di dati sensibili nel dark web


Inserendo in google la frase "furto dati", oggi, in prima pagina c'è l'icona di una nota compagnia di telefonia, la Ho mobile, facente capo alla ben più nota Vodafone. La presunta vendita di dati al cd. dark web, per scopi più o meno prevedibili, ma certamente non leciti, ha fatto rapidamente il giro di tutti gli utenti che hanno scelto la Ho come proprio operatore di rete mobile. 
Filodiretto sta ricevendo centinaia di richieste in queste ore da parte di utenti preoccupati dalla possibilità che i propri dati sensibili vengano usati illegittimamente, e che hanno ricevuto un messaggio di questo tenore:

Ti scriviamo per informarti che purtroppo ho. Mobile, come numerose altre aziende, e' rimasta vittima di crimini informatici che si sono intensificati durante la pandemia. Da analisi approfondite, tuttora in corso e in stretta collaborazione con le Autorita' inquirenti, e' emerso che e' stata sottratta illegalmente una parte dei tuoi dati con riferimento solo ai dati anagrafici e dati tecnici della tua SIM. Non c'e' stata alcuna sottrazione di dati di traffico (telefonate, SMS, attivita' web, etc.) ne' di dati bancari o relativi ai tuoi sistemi di pagamento. Abbiamo immediatamente attivato ulteriori e nuovi livelli di sicurezza per mettere tutti i clienti al riparo dalla minaccia di potenziali frodi. Potrai comunque richiedere in qualsiasi momento la sostituzione gratuita della SIM presso i punti vendita autorizzati ho. Mobile. Per maggiori dettagli vai su ho-mobile.it/comunicazione

Ma vediamo con ordine. 

  Come tutelarsi?

In primo luogo, per quanti ancora ripongano fiducia nell'operatore, alla ricezione di un sms che li invita a recarsi in un centro autorizzato Ho mobile, possono ottenere la sostituzione gratuita della sim. Difatti, il cambio del numero seriale risolve quantomeno le problematiche legate direttamente alla numerazione (cd. caller id spoofing ). 

Coloro che invece preferiscano cambiare operatore, possono contattarci telefonicamente al numero +39 371 116 71 05 al fine di valutare la tariffa attualmente più conveniente, ovviamente senza alcun costo. 


Gli utenti hanno diritto ad un risarcimento danni?

Filodiretto sta procedendo al fine di far ottenere agli utenti un giusto ristoro per il danno subito. Tramite il modulo che segue, oppure al numero +39 371 116 71 05, od ancora via mail a filodirettoconsumatori@gmail.com, gli utenti interessati potranno ricevere tutte le istruzioni per prendere parte alla procedura. GRATUITA, come da nostro costume.

La documentazione che occorre è semplicemente l'sms ricevuto da Ho mobile e l'indicazione del numero di telefono.


Cosa aspettarsi?

L'Antitrust si è subito interessata della questione, e, come sempre, valuterà se vi sono gli estremi per sanzionare l'operatore telefonico laddove risulti poca tutela, da parte di questi, nei confronti dei propri utenti. E' chiaro, difatti, che Ho mobile non aveva alcuna intenzione di farsi sottrarre i dati sensibili dei propri utenti, ma le doverose misure di cautela, per quanti dispongano di dati sensibili di altri, saranno il termine al fine di verificare se l'operatore ha posto in essere tutte le tutele possibili per evitare l'evento. Si precisa che ovviamente una eventuale multa dell'antitrust, come sempre, andrà nelle casse dello stato e non nelle tasche dei consumatori che, se interessati a procedere, dovranno farlo autonomamente.



Tranquillizziamo i nostri utenti circa dati bancari, dati sensibili nel telefono (foto, messaggistica), credenziali per accesso a mail ed app di acquisto. Nessuno di questi dati è stato oggetto di furto, riguardando l'azione illegale solo la sim ed i suoi dati cd. tecnici. Quanto può avvenire, ad esempio, è il fenomeno del cd. caller id spoofing, ossia di ricevere chiamate da parte di consumatori che, ignari che il numero appartenga ad un privato, chiedano determinati servizi o lamentino qualche scorrettezza, essendo la numerazione colpita da questo fenomeno usata per effettuare chiamate soprattutto a fini commerciali (in particolare, per il ben noto trading online).


Ma vale la pena attivare prima possibile il decalogo di semplici consigli qui riassunti, al fine di evitare che altri possano disporre di una sim a noi intestata per usi svariati.


Per informazioni, suggerimenti, o per procedere come descritto, FiloDiretto è a disposizione ai recapiti forniti.

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12 set, 2020
Partiamo dall'inizio: ad una telefonata mai rispondere utilizzando la parola si. Andiamo diretti al punto, decisamente, in quanto basta rispondere “si” alla domanda: “è lei..?”, per trovarsi un contratto mai voluto. Ma senza considerare questa ipotesi prodromica, che possiamo definire semplicemente truffa, laddove il contratto sia realmente voluto dall’utente, e dunque telefonicamente sottoscritto, avviene molto spesso che le condizioni promesse telefonicamente non siano poi rispettate dall'operatore telefonico stesso , e che dunque l'utente si ritrovi, nella prima fattura, delle sorprese non piacevoli. In che modo difendersi? Prima di tutto, se la fattura che hai ricevuto non rispetta le condizioni di contratto che ti hanno promesso telefonicamente, tramite filodiretto possiamo recuperare la registrazione telefonica e costringere l'operatore ad applicare quelle condizioni di contratto che ti sono state, in maniera non troppo solerte, descritte dalla sedicente operatrice. Il primo passaggio necessario è quello di chiedere copia della registrazione medesima tramite reclamo scritto all’operatore. Come si può facilmente immaginare, l'operatore non rilascerà molto facilmente la registrazione stessa, ma tramite la nostra assistenza potrai ottenerla ed utilizzarla per tutelare i tuoi diritti. Avrai il diritto di recedere gratuitamente dal contratto, di cambiare operatore, di mantenere il contratto stesso alle condizioni promesse e di ottenere il rimborso delle eventuali somme pagate oltre a quanto descritto telefonicamente. Nella diversa ipotesi, neanche troppo rara, in cui ti ritrovi invece un contratto da te mai sottoscritto , è necessario procedere quanto prima ad un disconoscimento del contratto con una semplice denuncia. Tramite la nostra assistenza potrai poi ottenere, in maniera facile e veloce, il rimborso di tutte le somme pagate durante la vigenza di un contratto non sottoscritto. Se hai ricevuto qualsiasi proposta contrattuale che non ti convince, contattaci . Filodiretto propone cambi di operatore gratuiti, verifica di tariffe promesse telefonicamente, ed assistenza nella fase successiva alla sottoscrizione del contratto. Senza sorprese, se non quella di aver trovato qualcuno che fa realmente quello che promette.
06 ago, 2020
L'inaspettato arrivo del covid ha avuto un impatto fortissimo su tanti aspetti della nostra vita. Abbiamo dovuto sospendere viaggi, rimandare idee, tenere in caldo progetti. Concerti annullati, palchi vuoti, strade deserte; voli cancellati, hotel con le porte chiuse; treni semivuoti, eventi rimandati. Difficile era però anche immaginare che l'Italia avrebbe reagito con il Decreto Salva Italia, prevedendo che voli, concerti, e biglietti di qualsiasi tipologia, annullati causa covid, potessero essere rimborsati all'utente tramite voucher , da utilizzarsi entro un termine, a discrezione esclusiva della compagnia. In altre parole, sembrava che l'utente di un determinato servizio non potesse rifiutarsi di accettare il voucher quale forma di rimborso. È chiaro che una vacanza prenotata per l'estate ed annullata non poteva essere riprogrammata a cuor leggero, soprattutto in questi tempi particolari; è altrettanto chiaro che se acquisto il biglietto per vedere Paul Mccartney, non posso poi spendere il voucher per altro; se avevo programmato di seguire la mia squadra del cuore in trasferta, non è accettabile che l'importo, piuttosto che essere rimborsato, diventi un voucher per assistere ad altri eventi, che probabilmente ritengo poco interessanti. In questa epoca così difficile, filodiretto ha provato a fare la sua parte , accogliendo tutte le vostre richieste e scrivendo alle compagnie aeree ed agli organizzatori di eventi, ricevendo come risposta sempre la stessa: che all'utente spettava un voucher da utilizzare entro un termine prefissato. A molti degli utenti che ci hanno scritto abbiamo lasciato un’alternativa: usufruire del voucher oppure attendere una sperata modifica della normativa. In cui noi, onestamente, credevamo. E questa modifica normativa sembra essere intervenuta da qualche giorno sotto forma del Decreto Rilancio . Si deve ricordare che questo è figlio di un intervento della commissione europea, che aveva bocciato il Decreto Salva Italia e la previsione dei voucher quale unica forma di rimborso. La Commissione Europea aveva aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia, ed erano intervenute le associazioni a tutela dei consumatori ed addirittura Paul McCartney. Ma cosa cambia, oggi, con il decreto rilancio? E’ previsto che i voucher per viaggi e vacanze cancellati a causa del coronavirus fino al 30 settembre saranno validi per 18 mesi . Terminato questo periodo, se non saranno stati utilizzati per altre prenotazioni, daranno diritto al rimborso. Lo stesso vale per i biglietti dei concerti, se non sarà riprogrammato lo stesso evento entro un anno e mezzo dalla cancellazione. Ecco dunque che se volevo assistere al concerto di Paul McCartney, avrò diritto a godere dell’evento che avevo programmato, oppure al rimborso della somma se l'evento stesso non sarà riprogrammato entro 18 mesi dalla cancellazione. In realtà in questo modo l'Italia si è tecnicamente lavata le mani rispetto al problema che era stato sollevato dalla Commissione Europea, ed il voucher imposto resta l'unica forma di rimborso e non un'alternativa proposta all'utente. Un vero intervento in linea con le aspettative europee doveva prevedere che tutti gli utenti potessero scegliere tra rimborso o voucher da utilizzare entro un termine. In questo modo, invece, si è rimandato il problema. Chi non usufruirà dei voucher , dunque, come più volte abbiamo detto ai nostri utenti, potrà chiedere alla scadenza il rimborso del valore degli stessi. Ma ci sono delle novità. Oltre a cambiare la durata del voucher, che non è più di 12 mesi ma di 18 mesi , la novità più evidente è la possibilità alla scadenza del voucher di ottenere il rimborso della somma pagata, concetto che il decreto Salva Italia non aveva assolutamente considerato, in quanto alla scadenza del voucher l'utente perdeva definitivamente il diritto la somma pagata. Non può dunque ritenersi una novità di poco rilievo, anzi. Per i trasporti aerei, ferroviari e di acqua il rimborso può avvenire anche trascorsi 12 mesi dall’annullamento. Riguardo ai concerti , laddove l'evento sia stato cancellato definitivamente, l'organizzatore deve rimborsare immediatamente l'utente restituendo la somma versata. Tra le altre novità, si segnala che il Ministero di cultura e turismo istituirà un fondo da 5 milioni di euro per indennizzare i consumatori che non verranno rimborsati per insolvenza o fallimento delle compagnie. La procedura di infrazione contro l'Italia da parte della commissione europea continua, in quanto non è stata ancora prevista la scelta all'utente tra voucher e rimborso immediato. Ma a piccoli passi, si dice, si può arrivare lontano.
04 ago, 2020
Dopo i diversi interventi dell'Agcom eravamo, insieme ai nostri utenti, in attesa di notizie circa la possibilità di chiedere il rimborso di voci in fattura come TIM Safe Web, Tim Expert, Tim Safe Web. Per quanti invece erano utenti TIM già tra giugno 2017 ed il maggio 2018 c'è la possibilità di ricevere anche il rimborso per la fatturazione a 28 giorni, di cui ampiamente abbiamo detto qui.
fatture 28 giorni
Autore: FiloDiretto 19 apr, 2020
Quale operatore ti forniva il servizio tra giugno 2017 e aprile 2018? Ti sei reso conto che le fatture venivano emesse ogni 28 giorni, e non ogni mese? Scrivi a filodirettoconsumatori@gmail.com quale operatore telefonico utilizzavi. Ti faremo sapere la somma a cui hai diritto in pochi minuti! Avrai ricevuto in fattura una comunicazione del genere: "in attuazione della delibera AgCom 269/18/CONS, i clienti possono richiedere la restituzione dei giorni erosi nel periodo decorrente dal 23 giugno 2017 fino al ritorno alla fatturazione su base mensile in data 5 aprile 2018 "
22 mar, 2020
La p articolarità del periodo che stiamo vivendo impone anche agli operatori telefonici di fare la propria parte al fine di fronteggiare l'emergenza. Il nostro paese, come tanti altri, ha dovuto fare i conti con un cambiamento drastico delle abitudini. Basti pensare allo smart working, al traffico dati aumentato sensibilmente in questo periodo, alle telefonate che sono divenute unico mezzo per comunicare con i propri cari. Sarebbe difficile pensare che il sistema possa tenere senza una forte collaborazione da parte degli operatori telefonici, che, oggi, propongono quanto segue facendo decisamente la propria parte per combattere questo nemico invisibile al nostro fianco. Vediamo dunque quali sono gli impegni che gli operatori telefonici hanno volontariamente assunto. TIM Offre gratuitamente: - traffico voce nazionale gratuito verso tutti i numeri fissi e mobili, per tutti i clienti di rete fissa che non hanno un’offerta che include telefonate illimitate, su richiesta del cliente fino al 30 aprile 2020; - TIMVISION gratuitamente fino al 15 aprile ai clienti di rete fissa che non lo hanno ancora attivato; - giga illimitati gratuiti per un mese a tutti i clienti di rete mobile che hanno un’offerta dati prepagata attiva, che ne facciano richiesta attraverso il sito TIM Party o l’APP TIM; - 100 giga gratuiti per un mese ai clienti di rete mobile business e della Pubblica Amministrazione; - gratuitamente fino al 30 aprile il servizio di video identificazione via web che consente di accedere ai servizi della PA attraverso lo SPID oltre a tutta una serie di ulteriori servizi ICT tra cui il servizio “TIM Work Smart”, per supportare le attività dei clienti in smart working. Altre iniziative volontarie quali quelle a supporto della didattica a distanza: TIM offre supporto alla didattica a distanza tramite le piattaforme di e-learning Scuolabook di Olivetti e WeSchool. TIM aderisce all’iniziativa TORINO CITY LOVE e attraverso la piattaforma UGO, da telefono fisso, mette a disposizione 750 ore per assistere anziani e famiglie. Con UFIRST, TIM consente al cliente di evitare file in farmacia o al supermercato e di essere avvertito quando è il proprio turno e con DOUBLE ROBOTICS mette in contatto le persone ricoverate con i propri cari. Attività di recupero e sollecito pagamenti: Sospensione delle azioni di recupero credito nei confronti dei clienti residenti nei comuni di cui all’allegato 1 del dPCM del 1° marzo 2020. WINDTRE Offre gratuitamente: - in regalo 100 giga o in alternativa 1000 minuti di traffico voce per sette giorni per i clienti di rete mobile consumer e micro business. L’iniziativa viene resa nota alla clientela con apposito sms; - una opzione da 100 giga a 7,99 euro per un mese per tutti i clienti consumer di rete mobile; - consegna di terminali in comodato d’uso gratuito e SIM gratuite con traffico dati e voce illimitato per i pazienti e i sanitari degli ospedali impegnati nell’emergenza. Attività di recupero e sollecito pagamenti: Sospensione delle azioni per tutti i clienti postpagati residenti nei comuni di cui all’allegato 1 del dPCM del 1° marzo 2020. VODAFONE Offre gratuitamente: - eliminazione di ogni limite in termine di minuti e giga, per un mese, per i clienti di rete mobile residenti nei comuni di cui all’allegato 1 del dPCM 1° marzo 2020; - eliminazione di ogni limite di traffico dati sulle SIM voce di tutte le imprese, partite IVA e istituzioni italiane, in tutto il Paese, per un mese. Altre iniziative volontarie quali quelle a supporto della didattica a distanza: Per favorire l’accesso al digital learning Vodafone ha rimosso il limite di giga per studenti di scuole secondarie per 1 mese. FASTWEB Offre gratuitamente: 1.000.000 di giga da condividere tra tutti i clienti di rete mobile prepagati, residenziali e partita IVA, fino al loro esaurimento e per un massimo di 120 giga per SIM. Terminato il maxi-plafond, i clienti riprenderanno a utilizzare i dati inclusi nella loro offerta Altre iniziative volontarie quali quelle a supporto della didattica a distanza: Fasweb offre gratuitamente percorsi di formazione digitale, nell’ambito dell’iniziativa “Digital Academy” e supporto al progetto di FederAnziani finalizzato alla diffusione di un vademecum sulle precauzioni da adottare per difendersi da truffe e fake news sul Covid-19 Attività di recupero e sollecito pagamenti: Sospensione delle attività per tutti i clienti di rete fissa e mobile residenti nei comuni di cui all’allegato 1 del dPCM 1° marzo 2020. ILIAD Offre gratuitamente: 10 giga aggiuntivi gratutiti e l’ampliamento delle destinazioni internazionali delle chiamate incluse nell’offerta, per i clienti di rete mobile che hanno attiva l’offerta da 4,99 euro (che comprende minuti ed SMS illimitati e 40 Giga di traffico internet) fino al 3 aprile 2020 EOLO Offre gratuitamente: gratuitamente ed automaticamente connettività ad internet rete fissa a tutti i clienti (consumer e business) che risiedono nei Comuni di cui all’Allegato 1 del dPCM 1° marzo 2020, per un mese. POSTE PAY Offre gratuitamente: la possibilità per i clienti di rete mobile FULL di cambiare gratuitamente il piano scegliendo quello con la maggior disponibilità di banda. Sospensione delle attività LINKEM Offre gratuitamente: - la proroga di tutte le promozioni in corso; - su richiesta del Carcere di Lecce Linkem ha installato a titolo gratuito linee ed apparecchiature idonee a garantire la prosecuzione in remoto dei colloqui dei detenuti con le famiglie. Attività di recupero e sollecito pagamenti: Sospensione delle attività.
19 mar, 2020
L’obiettivo di questo articolo non è smentire le numerose fake news che circolano in questo periodo, non essendo nostra competenza. Ma lo è sicuramente mettere in guardia i nostri utenti dai numerosi malware che, attraverso link da cliccare, video e mail, infettano i nostri telefoni, talvolta in maniera difficilmente rimediabile se non tramite una formattazione (con conseguente perdita di ogni dato inserito nel telefono, come la rubrica, le foto, ecc.). Sembra assurdo, ma neanche troppo, pensare che proprio in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo, gli “sciacalli informatici”, approfittando della fame di notizie degli utenti, usino la loro debolezza per insinuare malware sui dispositivi dell’ingenuo di turno, o, a volte peggio, per suggestionare con false notizie la mente degli incappati. Prima di tutto facciamo chiarezza sulla differenza tra fake news e malware. Le fake news sono delle notizie false che circolano al solo scopo di creare scalpore, di ingenerare dubbio, di innestare un'idea errata nella mente di chi si faccia facilmente condizionare da fonti non attendibili. A tal proposito, soprattutto in questo periodo particolare, è ovviamente dietro l’angolo il rischio di infodemia (eccesso di informazioni, da cui può derivare l’impossibilità di distinguere tra notizie vere e false). Sicuramente pericolose, tali fake news possono incoraggiare anche comportamenti pericolosi, errati o addirittura controproducenti, soprattutto in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo. Le fake news si diffondono nelle chat, silenziosamente, insinuando un dubbio, una falsa verità. Nelle mail aperte tutti i giorni, nei messaggi vocali; invitano a fare qualcosa, ad adottare un certo comportamento, a credere in qualcosa che non corrisponde al vero. Si comprende facilmente che la questione non sia di poco conto considerato che la Corte dei conti europea (European court of auditors, Eca) ha aperto un’inchiesta sulle misure intraprese dall’Ue con l' “ Eu Action plan against disinformation ” per arginare la diffusione di fake news che possono causare “danno pubblico”. Tutte le informazioni false o tendenziose sul coronavirus sono difatti “ create con l’obiettivo di ottenere un guadagno economico o di ingannare intenzionalmente il pubblico ”. Si consideri inoltre che Whatsupp ha donato un milione di dollari per sostenere il fact-checking della #CoronaVirusFacts Alliance, che si estende a più di cento organizzazioni locali in almeno 45 paesi. Nell’ultimo anno, WhatsApp ha lavorato per portare oltre una dozzina di organizzazioni di fact-checking direttamente su WhatsApp in modo che possano ricorrere al crowdsourcing e segnalare le voci che potrebbero circolare su vari servizi di messaggistica. Il malware , invece, indica un qualsiasi programma informatico usato per disturbare l’attività e le operazioni svolte da un utente di un computer o di un altro dispositivo elettronico. Questi virus possono insediarsi tramite diverse modalità all'interno dei nostri dispositivi, con diverse conseguenze. E’ molto probabile infatti che chi crea questo tipo di “infezioni” voglia avere accesso ai dati sensibili degli utenti attaccati , ma è altrettanto probabile che ci si possa ritrovare attivo un servizio in abbonamento che, all’utente inconsapevole, sottrae credito ogni settimana lasciandolo a secco (per i servizi in abbonamento e come difendersi, leggi qui ). Vediamo le truffe più in circolazione del momento , con la precisazione che l’elenco stesso, lungi dall’essere esaustivo, offre la possibilità di conoscere almeno una parte dei malware più pericolosi. Molto diffuso è il virus pallax . Si tratta di un’attività di phishing che invita gli utenti ad aprire un file zippato che contiene documenti excel. A seguito del click dell’utente, questo pericoloso virus consente agli hacker di assumere il controllo del dispositivo attaccato, rubando dati sensibili e spiando potenzialmente i comportamenti della vittima. Gli utenti hanno ricevuto anche una mail che sembrava inviata addirittura dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, contente precauzioni contro il coronavirus. Si tratta invece purtroppo di mail contenenti un pericoloso virus informatico . Ecco il testo della mail da non aprire: “A causa del fatto che nella sua zona sono documentati casi di infezione dal Coronavirus, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha preparato un documento che comprende tutte le precauzioni necessarie contro l’infezione dal Coronavirus. Le consigliamo vivamente di leggere il documento allegato a questo messaggio”. Subito dopo il diffondersi della paura per il Coronavirus, la polizia postale ha rinvenuto una campagna di false email, che sembravano provenire da un centro medico giapponese e redatte in lingua giapponese che, con il pretesto di fornire aggiornamenti sulla diffusione del virus, invitava ad aprire un allegato malevolo che mira ad impossessarsi delle credenziali bancarie e dei dati personali della vittima. La polizia informatica, molto impegnata come si può comprendere in questo periodo, ha individuato anche un altro virus RAT nascosto dietro un file chiamato CoronaVirusSafetyMeasures.pdf. Questo virus consente a chi lo invia di gestire da remoto il computer della vittima. L’ultima truffa online in ordine temporale avviene attraverso l’inoltro di email a firma di una tale dottoressa Penelope Marchetti, presunta “esperta” dell’Organizzazione mondiale della sanità in Italia. I falsi messaggi di posta elettronica, dal linguaggio professionale e assolutamente credibile, invitano le vittime ad aprire un allegato infetto, contenente presunte precauzioni per evitare l’infezione da Coronavirus. Il malware, della famiglia “Ostap” e nascosto in un archivio javascript, mira a carpire i nostri dati sensibili. Di ultima creazione anche una finta mappa del coronavirus che diffonde AZORult, il malware che ruba password e dati riservati. Ancora una volta, quindi, gli hacker approfittano della paura di massa per la pandemia da COVID-19, per diffondere le loro campagne malevole, così come giù successo il mese scorso con il banking trojan Emotet. Il malware, scoperto per la prima volta nel 2016, è di tipo infostealer ed è quindi progettato per raccogliere informazioni memorizzate nei browser web delle vittime, in particolare cookie, cronologie di navigazione, ID utente, password e persino chiavi di codifica delle criptovalute. Con questi dati in loro possesso, i criminal hacker sono in grado di rubare numeri di carte di credito, credenziali di accesso e varie altre informazioni sensibili. E contro le fake news? La prima cosa che si può fare sicuramente è verificare sempre la fonte di una notizia prima di diffonderla . Questo sicuramente non è semplice ritornando al discorso sulla infodemia di cui si è appena detto, ma con un pò di buonsenso non impossibile. Le fonti ufficiali sono sicuramente i giornali di cronaca, i telegiornali, i siti internet affidabili che diffondono notizie. Molto probabile che si tratti di fake news quando il messaggio viene inoltrato tramite chat, sotto forma di messaggio di testo , da cui può derivare un meccanismo di invii a catena infiniti. Altra buona norma potrebbe essere quella di googlare sempre il testo del messaggio ricevuto prima di inserirlo in altre chat , bloccando così la diffusione di un messaggio errato, fuorviante, potenzialmente pericoloso. Infine, ma non da ultimo, usare sempre il buon senso nella lettura di una notizia , valutando se la stessa possa o meno essere fondata e vera sulla base dei criteri della logica. Chiudiamo questa breve dissertazione con una citazione: Lo studio è l’arma che elimina quel nemico che è l’ignoranza. È anche il miglior amico che ci guida attraverso tutti i nostri momenti difficili - Dalai Lama.
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