Mancato rispetto delle condizioni di contratto sottoscritto telefonicamente

12 settembre 2020

Partiamo dall'inizio: ad una telefonata mai rispondere utilizzando la parola si. Andiamo diretti al punto, decisamente, in quanto basta rispondere “si” alla domanda: “è lei..?”, per trovarsi un contratto mai voluto. 
Ma senza considerare questa ipotesi prodromica, che possiamo definire semplicemente truffa, laddove il contratto sia realmente voluto dall’utente, e dunque telefonicamente sottoscritto, avviene molto spesso che le condizioni promesse telefonicamente non siano poi rispettate dall'operatore telefonico stesso, e che dunque l'utente si ritrovi, nella prima fattura, delle sorprese non piacevoli.
In che modo difendersi?
Prima di tutto, se la fattura che hai ricevuto non rispetta le condizioni di contratto che ti hanno promesso telefonicamente, tramite filodiretto possiamo recuperare la registrazione telefonica e costringere l'operatore ad applicare quelle condizioni di contratto che ti sono state, in maniera non troppo solerte, descritte dalla sedicente operatrice. 
Il primo passaggio necessario è quello di chiedere copia della registrazione medesima tramite reclamo scritto all’operatore. Come si può facilmente immaginare, l'operatore non rilascerà molto facilmente la registrazione stessa, ma tramite la nostra assistenza potrai ottenerla ed utilizzarla per tutelare i tuoi diritti. Avrai il diritto di recedere gratuitamente dal contratto, di cambiare operatore, di mantenere il contratto stesso alle condizioni promesse e di ottenere il rimborso delle eventuali somme pagate oltre a quanto descritto telefonicamente. 
Nella diversa ipotesi, neanche troppo rara, in cui ti ritrovi invece un contratto da te mai sottoscritto, è necessario procedere quanto prima ad un disconoscimento del contratto con una semplice denuncia. Tramite la nostra assistenza potrai poi ottenere, in maniera facile e veloce, il rimborso di tutte le somme pagate durante la vigenza di un contratto non sottoscritto. 

 
Se hai ricevuto qualsiasi proposta contrattuale che non ti convince, contattaci. Filodiretto propone cambi di operatore gratuiti, verifica di tariffe promesse telefonicamente, ed assistenza nella fase successiva alla sottoscrizione del contratto. 

Senza sorprese, se non quella di aver trovato qualcuno che fa realmente quello che promette. 


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5 gennaio 2021
Inserendo in google la frase " furto dati ", oggi, in prima pagina c'è l'icona di una nota compagnia di telefonia, la Ho mobile, facente capo alla ben più nota Vodafone. La presunta vendita di dati al cd. dark web , per scopi più o meno prevedibili, ma certamente non leciti, ha fatto rapidamente il giro di tutti gli utenti che hanno scelto la Ho come proprio operatore di rete mobile. Filodiretto sta ricevendo centinaia di richieste in queste ore da parte di utenti preoccupati dalla possibilità che i propri dati sensibili vengano usati illegittimamente, e che hanno ricevuto un messaggio di questo tenore: “ Ti scriviamo per informarti che purtroppo ho. Mobile, come numerose altre aziende, e' rimasta vittima di crimini informatici che si sono intensificati durante la pandemia. Da analisi approfondite, tuttora in corso e in stretta collaborazione con le Autorita' inquirenti, e' emerso che e' stata sottratta illegalmente una parte dei tuoi dati con riferimento solo ai dati anagrafici e dati tecnici della tua SIM . Non c'e' stata alcuna sottrazione di dati di traffico (telefonate, SMS, attivita' web, etc.) ne' di dati bancari o relativi ai tuoi sistemi di pagamento. Abbiamo immediatamente attivato ulteriori e nuovi livelli di sicurezza per mettere tutti i clienti al riparo dalla minaccia di potenziali frodi. Potrai comunque richiedere in qualsiasi momento la sostituzione gratuita della SIM presso i punti vendita autorizzati ho. Mobile. Per maggiori dettagli vai su ho-mobile.it/comunicazione ” Ma vediamo con ordine.
12 settembre 2020
Partiamo dall'inizio: ad una telefonata mai rispondere utilizzando la parola si. Andiamo diretti al punto, decisamente, in quanto basta rispondere “si” alla domanda: “è lei..?”, per trovarsi un contratto mai voluto. Ma senza considerare questa ipotesi prodromica, che possiamo definire semplicemente truffa, laddove il contratto sia realmente voluto dall’utente, e dunque telefonicamente sottoscritto, avviene molto spesso che le condizioni promesse telefonicamente non siano poi rispettate dall'operatore telefonico stesso , e che dunque l'utente si ritrovi, nella prima fattura, delle sorprese non piacevoli. In che modo difendersi? Prima di tutto, se la fattura che hai ricevuto non rispetta le condizioni di contratto che ti hanno promesso telefonicamente, tramite filodiretto possiamo recuperare la registrazione telefonica e costringere l'operatore ad applicare quelle condizioni di contratto che ti sono state, in maniera non troppo solerte, descritte dalla sedicente operatrice. Il primo passaggio necessario è quello di chiedere copia della registrazione medesima tramite reclamo scritto all’operatore. Come si può facilmente immaginare, l'operatore non rilascerà molto facilmente la registrazione stessa, ma tramite la nostra assistenza potrai ottenerla ed utilizzarla per tutelare i tuoi diritti. Avrai il diritto di recedere gratuitamente dal contratto, di cambiare operatore, di mantenere il contratto stesso alle condizioni promesse e di ottenere il rimborso delle eventuali somme pagate oltre a quanto descritto telefonicamente. Nella diversa ipotesi, neanche troppo rara, in cui ti ritrovi invece un contratto da te mai sottoscritto , è necessario procedere quanto prima ad un disconoscimento del contratto con una semplice denuncia. Tramite la nostra assistenza potrai poi ottenere, in maniera facile e veloce, il rimborso di tutte le somme pagate durante la vigenza di un contratto non sottoscritto. Se hai ricevuto qualsiasi proposta contrattuale che non ti convince, contattaci . Filodiretto propone cambi di operatore gratuiti, verifica di tariffe promesse telefonicamente, ed assistenza nella fase successiva alla sottoscrizione del contratto. Senza sorprese, se non quella di aver trovato qualcuno che fa realmente quello che promette.
6 agosto 2020
L'inaspettato arrivo del covid ha avuto un impatto fortissimo su tanti aspetti della nostra vita. Abbiamo dovuto sospendere viaggi, rimandare idee, tenere in caldo progetti. Concerti annullati, palchi vuoti, strade deserte; voli cancellati, hotel con le porte chiuse; treni semivuoti, eventi rimandati. Difficile era però anche immaginare che l'Italia avrebbe reagito con il Decreto Salva Italia, prevedendo che voli, concerti, e biglietti di qualsiasi tipologia, annullati causa covid, potessero essere rimborsati all'utente tramite voucher , da utilizzarsi entro un termine, a discrezione esclusiva della compagnia. In altre parole, sembrava che l'utente di un determinato servizio non potesse rifiutarsi di accettare il voucher quale forma di rimborso. È chiaro che una vacanza prenotata per l'estate ed annullata non poteva essere riprogrammata a cuor leggero, soprattutto in questi tempi particolari; è altrettanto chiaro che se acquisto il biglietto per vedere Paul Mccartney, non posso poi spendere il voucher per altro; se avevo programmato di seguire la mia squadra del cuore in trasferta, non è accettabile che l'importo, piuttosto che essere rimborsato, diventi un voucher per assistere ad altri eventi, che probabilmente ritengo poco interessanti. In questa epoca così difficile, filodiretto ha provato a fare la sua parte , accogliendo tutte le vostre richieste e scrivendo alle compagnie aeree ed agli organizzatori di eventi, ricevendo come risposta sempre la stessa: che all'utente spettava un voucher da utilizzare entro un termine prefissato. A molti degli utenti che ci hanno scritto abbiamo lasciato un’alternativa: usufruire del voucher oppure attendere una sperata modifica della normativa. In cui noi, onestamente, credevamo. E questa modifica normativa sembra essere intervenuta da qualche giorno sotto forma del Decreto Rilancio . Si deve ricordare che questo è figlio di un intervento della commissione europea, che aveva bocciato il Decreto Salva Italia e la previsione dei voucher quale unica forma di rimborso. La Commissione Europea aveva aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia, ed erano intervenute le associazioni a tutela dei consumatori ed addirittura Paul McCartney. Ma cosa cambia, oggi, con il decreto rilancio? E’ previsto che i voucher per viaggi e vacanze cancellati a causa del coronavirus fino al 30 settembre saranno validi per 18 mesi . Terminato questo periodo, se non saranno stati utilizzati per altre prenotazioni, daranno diritto al rimborso. Lo stesso vale per i biglietti dei concerti, se non sarà riprogrammato lo stesso evento entro un anno e mezzo dalla cancellazione. Ecco dunque che se volevo assistere al concerto di Paul McCartney, avrò diritto a godere dell’evento che avevo programmato, oppure al rimborso della somma se l'evento stesso non sarà riprogrammato entro 18 mesi dalla cancellazione. In realtà in questo modo l'Italia si è tecnicamente lavata le mani rispetto al problema che era stato sollevato dalla Commissione Europea, ed il voucher imposto resta l'unica forma di rimborso e non un'alternativa proposta all'utente. Un vero intervento in linea con le aspettative europee doveva prevedere che tutti gli utenti potessero scegliere tra rimborso o voucher da utilizzare entro un termine. In questo modo, invece, si è rimandato il problema. Chi non usufruirà dei voucher , dunque, come più volte abbiamo detto ai nostri utenti, potrà chiedere alla scadenza il rimborso del valore degli stessi. Ma ci sono delle novità. Oltre a cambiare la durata del voucher, che non è più di 12 mesi ma di 18 mesi , la novità più evidente è la possibilità alla scadenza del voucher di ottenere il rimborso della somma pagata, concetto che il decreto Salva Italia non aveva assolutamente considerato, in quanto alla scadenza del voucher l'utente perdeva definitivamente il diritto la somma pagata. Non può dunque ritenersi una novità di poco rilievo, anzi. Per i trasporti aerei, ferroviari e di acqua il rimborso può avvenire anche trascorsi 12 mesi dall’annullamento. Riguardo ai concerti , laddove l'evento sia stato cancellato definitivamente, l'organizzatore deve rimborsare immediatamente l'utente restituendo la somma versata. Tra le altre novità, si segnala che il Ministero di cultura e turismo istituirà un fondo da 5 milioni di euro per indennizzare i consumatori che non verranno rimborsati per insolvenza o fallimento delle compagnie. La procedura di infrazione contro l'Italia da parte della commissione europea continua, in quanto non è stata ancora prevista la scelta all'utente tra voucher e rimborso immediato. Ma a piccoli passi, si dice, si può arrivare lontano.
4 agosto 2020
Dopo i diversi interventi dell'Agcom eravamo, insieme ai nostri utenti, in attesa di notizie circa la possibilità di chiedere il rimborso di voci in fattura come TIM Safe Web, Tim Expert, Tim Safe Web. Per quanti invece erano utenti TIM già tra giugno 2017 ed il maggio 2018 c'è la possibilità di ricevere anche il rimborso per la fatturazione a 28 giorni, di cui ampiamente abbiamo detto qui.
fatture 28 giorni
Autore: FiloDiretto 19 aprile 2020
Quale operatore ti forniva il servizio tra giugno 2017 e aprile 2018? Ti sei reso conto che le fatture venivano emesse ogni 28 giorni, e non ogni mese? Scrivi a filodirettoconsumatori@gmail.com quale operatore telefonico utilizzavi. Ti faremo sapere la somma a cui hai diritto in pochi minuti! Avrai ricevuto in fattura una comunicazione del genere: "in attuazione della delibera AgCom 269/18/CONS, i clienti possono richiedere la restituzione dei giorni erosi nel periodo decorrente dal 23 giugno 2017 fino al ritorno alla fatturazione su base mensile in data 5 aprile 2018 "
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